La Quarto Savona 15 e DonatoriNati a Udine
Nuova tappa per il progetto "Dal sangue versato al sangue donato" portato avanti da DonatoriNati della Polizia di Stato e da Tina Montinaro, Presidente della Associazione Qs15. La moglie di Antonio, capo scorta del giudice Falcone, saltato in aria insieme ai suoi colleghi Vito Schifani e Rocco Dicillo il 23 maggio 1992, in video collegamento da Palermo si rivolge ai ragazzi di Udine: "Dovete essere gli alfieri della legalità. Dovete essere la scorta di questa Italia".
Uno stimolo a non dimenticare a essere attenti a quanto accade nel proprio territorio, a essere vigili. E la teca che custodisce i resti dell'auto di scorta del dottor Falcone, identificata con la sigla radio "Quarto Savona Quindici" é un monito, é la dimostrazione visibile di cosa la mafia é stata in grado di fare.E sono stati tanti i cittadini che si sono soffermati a guardare i resti dell'auto blindata, anche Emanuele Schifani, figlio di Vito, all'epoca della Strage, un bimbo di quattro mesi, oggi in Guardia di Finanza.
Il contachilometri si fermò a 100.287, ma il viaggio dell'auto di scorta, in realtà da allora non si è mai fermato unendo il Paese da nord a sud sotto un unico valore la memoria. Una testimonianza che non bisogna girarsi dall'altra parte, come ha spesso affermato, nei suoi incontri Tina Montinaro, bisogna fare la propria parte, ognuno come può e la donazione ha sempre ribadito la moglie del caposcorta del giudice Falcone, é un segno di altruismo e di speranza.
A Udine presente, Claudio Saltari, presidente DonatoriNati della Polizia di Stato che ha affermato:
“La Quarto Savona Quindici è un monumento viaggiante patrimonio del nostro Paese per testimoniare ovviamente la ferocia e la barbarie. Ritengo che l’attività di sensibilizzazione é fondamentale per un mondo più solidale e quindi soprattutto per garantire il ricambio generazionale dei giovani all’interno del serbatoio dei donatori di sangue”.
Alla giornata ha partecipato Domenico Farinacci, questore di Udine:
“Bisogna sempre conservare la conoscenza di ciò che è accaduto e la consapevolezza di come questi fenomeni, soprattutto il fenomeno della criminalità mafiosa, si sviluppino con una continuità che va conosciuta per poter interpretare l’esigenza attuale e i bisogni che dobbiamo fronteggiare in questo momento”