La testimonianza di Tina in un auditorium della Chiesa del Carmelo di Bagheria piena di gente
Un auditorium stracolmo di adulti e ragazzi quello della Chiesa Maria Santissima del Carmelo di Bagheria retta da padre Nino Governale. Tanto entusiasmo e curiosità presenti bambini ma anche gli scout e i giovani della Consulta giovanile costituita da sei anni su Bagheria.
Tina Montinaro inizia il viaggio della memoria sottolineando l'importanza e il valore di questo ventiquattrenne che scelse di scortare il giudice Falcone. "Non ho chiesto mai a mio marito di lasciare il suo incarico. Lui era orgoglioso di stare accanto a un uomo del calibro di Falcone che aveva a sua volta scelto di combattere la mafia. Antonio aveva una stima e un amore smisurato per il giudice". Senza giri di parole il racconto di Tina arriva dritto al cuore.
"Il mio impegno conclude Tina, nasce dopo che per anni Antonio, Vito e Rocco erano solo " la scorta". Invece era padri, figli, mariti. Vedete per carità il dolore è di noi familiari ma la memoria è collettiva. Io mi rivolgo a voi perché i giovani sono diversi e sono il cambiamento non potete essere indifferenti". Un lungo e sentito applauso ha salutato Tina e la sua testimonianza