Il Liceo Da Vigo Nicoloso al Giardino della Memoria
Montinaro: "Siete la parte bella del Paese, non siate indifferenti"
"Quando si conosce un ragazzo come Antonio Montinaro ti rendi conto del coraggio delle sue scelte. La scelta di scortare il giudice Giovanni Falcone. Devo raccontarvi che mio marito era un ragazzo dinamico che decide dalla questura di Bergamo di venire qui per il Maxiprocesso ha scelto di proteggerlo sino alla fine. Ci innamoriamo a Palermo e inizia la mia vita con questo ragazzo e formiamo la nostra famiglia e se anche quella autobomba simbolicamente é entrata in casa mia, noi Montinaro camminiamo a testa alta".
Un incontro intriso di memoria e emozioni con i 55 ragazzi dell'ultimo anno Liceo Scientifico Da Vigo Nicoloso da Recco accompagnati dalla professoressa Sabina Descalzo ideatrice del Progetto "Antimafia quotidiana: da che parte sto?" dalla professoressa Daniela Budicin e dalla professoressa Francesca Amodio.
Tina Montinaro in un flusso incessantemente di emozioni rivive nel racconto quel tragico 23 maggio.
"Li ci siamo sentiti in ginocchio sottolinea Tina Montinaro. Ma da quel momento é uscita la coscienza dei palermitani e di tutti gli italiani". Poi i ragazzi hanno avuto modo di ammirare gli alberelli d'ulivo ognuno di loro dedicati a una vittima del dovere. "Lo abbiamo voluto fortemente perché in questo Giardino deve nascere la speranza e la vita invece della morte". Ecco il "Non ci avete fatto niente" che campeggia nel murale presente nel Giardino ma che é altresì il titolo del libro che Tina ha realizzato con la De Agostini per portare avanti la memoria.
E Martina improvvisati giornalista ha rivolto qualche domanda alla nostra Tina soprattutto da dove é nata l'idea del libro. "Ebbene mi faccio vecchia e quindi ho deciso di portare avanti la memoria tra i giovani. E sarebbe bello che dopo aver letto il libro magari diventate voi un "alfiere della memoria" raccontando la storia magari nelle scuole elementari dei vostri territori".
Martina chiede "in un mondo in cui si vantano tutti di non avere paura, Antonio cosa direbbe oggi?". E con sincerità Tina ha sottolineato come é invece umano avere paura come diceva Antonio, ma l'importante é non essere vigliacchi. "Questa è l'eredità che ci ha lasciato Antonio Montinaro conclude Tina".
Dopo un giro per il Giardino dove i ragazzi hanno fatto diverse domande Tina ha concluso : "Io e i miei figli siamo rimasti qui e camminiamo a testa alta, fieri della scelta di mio marito di entrare in Polizia. Noi siamo rimasti qui perché vogliamo il cambiamento. Vogliamo che voi giovani non dovete essere indifferenti, dovete scegliere da che parte stare. Se si decide di stare da parte della legalità tutta la nostra vita deve andare in quella Direzione. Dovete studiare la storia di questo Paese e la Strage di Capaci non appartiene solo a noi familiari e ai palermitani, ma appartiene all'Italia intera. Ragazzi grazie di essere qui".