La QS15 approda al Museo del Presente Falcone e Borsellino

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Ottobre 18 23:46 2024 by Quarto Savona 15

Tina Montinaro: “Una grande emozione. E’ come se mio marito e i suoi colleghi continuassero a svolgere il proprio dovere al fianco del loro Giudice ”

Trentadue anni dopo quel tragico 23 maggio 1992’ l’auto, la Fiat Croma sulla quale viaggiavano Antonio Montinaro insieme ai colleghi Vito Schifani e Rocco Dicillo idealmente e simbolicamente riprende il suo cammino di scorta al fianco del giudice Giovanni Falcone. 

E lo fa proprio nel Museo del Presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino situato nel palazzo Jung. La teca con i resti dell’auto è stata accolta con tanto entusiasmo e emozione e adagiata all’interno del giardino dell’edificio storico di via Lincoln a Palermo. Un cammino significativo salutato da una bellissima fotografia del Giudice che è esposta all’ingresso che spalanca le finestre in segno di “benvenuti e “bentornati” a quei ragazzi che lo hanno protetto sino alla fine della sua vita insieme alla moglie nonché magistrato, Francesca Morvillo. 

Forti emozioni e grande riconoscenza e parole di stima quelle pronunciate da Tina Montinaro, moglie del capo scorta del giudice, Antonio Montinaro . “Essere ospitati all’interno del Museo del Presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è un grande privilegio. E’ importante perché questo Museo è bellissimo ed è un grande regalo alla città. Portare la QS15 accanto al dottor Falcone e come se mio marito insieme ai suoi colleghi continuassero a svolgere il loro dovere. 

Noi come Associazione e come famiglia Montinaro siamo particolarmente contenti. Devo ringraziare tantissimo la professoressa Maria Falcone, il figlio Vincenzo Di Fresco e il curatore generale del Museo Alessandro De Lisi per la lungimiranza, per l’impegno e l’accoglienza e la stima mostrata verso la mia famiglia e l’alto rispetto e considerazione verso ciò che rappresenta la teca con i resti della QS15”. 

Un clima collaborativo, affettuoso ci tiene a sottolineare Tina Montinaro. “Devo dire ho trovato un clima familiare. Ci siamo sentiti accolti e in famiglia e continueremo a camminare insieme. Lo abbiamo sempre fatto in questi anni, lo abbiamo fatto in modo diverso. Io ed i miei figli abbiamo sempre rispettato le scelte di mio marito Antonio e per noi è stato un orgoglio la sua scelta di proteggere e di scortare il giudice Falcone e ci continua a far amare questo coraggio di un ragazzo che ha dato la vita per il suo magistrato”.

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